I viaggi in vespa di Marcello Trappolini – 2013

2013 – 2° Tour

Marcello consegna il gagliardetto del Club al Sindaco di “Santa Maria de Alto Nanay” – Perù

Il ritorno di “Emma”

   Il 23 ottobre 2013 il nostro Marcello Trappolini ha visto realizzato uno dei suoi desideri più grandi! Emma, la vespa che Marcello aveva dovuto lasciare in Colombia poiché dovevano seguire un diverso percorso di ritorno, dopo tante peripezie ed intoppi burocratici è finalmente arrivata a Civitanova Marche e già lui… sogna di ripartire!!! Quale sarà la meta??

Dal quotidiano “Il Resto del Carlino” leggiamo:
Una nuova avventura in vespa dopo il tour delle Ande
Trappolini riabbraccia Emma e sogna gli States.

   Ha aspettato con ansia e angoscia il ritorno di Emma, la sua fedele vespa rossa 125, e finalmente, qualche giorno fa, l’ha scartata dal sofisticato involucro entro il quale ha viaggiato. Marcello Trappolini, pensionato ultrasessantenne, protagonista di imprese al limite dell’assurdo, sta già programmando un nuovo viaggio. Negli ultimi due anni ha girato tutta la catena delle Ande dall’America latina, scegliendo I sentieri più impervi e le alture che tolgono il respiro, vivendo giornate di sole infuocato o funestate dai freddi venti del sud che battevano a 200 chilometri orari. Tre mesi più tre mesi a bordo della sua Emma, che non lo ha mai tradito. Con lei ha girato Perù, Cile, Argentina, Ecuador, Bolivia, Colombia, Venezuela. Poi il ritorno che ha avuto momenti di suspense per via di intoppi burocratici che hanno ritardato lo sbarco di Emma. Adesso che l’ha rivista, Marcello programma già una nuova impresa nella fiducia che qualche sponsor gli venga in soccorso. La sua idea è… pazzesca: partire dal Messico, risalire verso le “tierras frias” fino a 4000 metri sul livello del mare, attraversare il freddissimo rio Grande de Norte, sbarcare negli States per attraversare la Valle della Morte fino a Los Angeles. Una robetta da tre o quattro mesi”

Insomma… Che dire? In bocca al lupo, buona fortuna e buona strada ad entrambi con una importante raccomandazione: siate prudenti e… aspettiamo i vostri messaggi!!
M.


Si è concluso il secondo Tour in America Latina del nostro

Trappolini Marcello

Il viaggio del nostro Marcello Trappolini con la sua vespa Emma
in Cile – Bolivia – Perù – Ecuador Colombia – Venezuela

Marcello è tornato a casa il 24 aprile! Finalmente!  Bentornato tra noi!!
Lo festeggeremo tutti insieme in occasione del consueto raduno d’estate a Civitanova e sicuramente ci sarà anche Emma che al momento è ancora in viaggio.

Sarà lui a raccontarci le sue avventure, stavolta più impegnative di quelle dello scorso anno.

Marcello era partito da Civitanova il 9 dicembre scorso e aveva iniziato il suo vaggio a cavallo della sua vespa Emma l’ 8 gennaio 2013.

Nel numero precedente il nostro amico ci salutava da Iquitos, dove aveva incontrato l’italiano Felice Cosentino, sindaco di Santa Maria, distretto dell’ Alto nanay, nel cuore dell’Amazzonia Peruviana.

Il 5 marzo aveva lasciato Iquitos per andare a Yurimaguas, direzione Tarapoto. Diceva “Ci vorranno 3 giorni di battello… A presto! “

Hanno continuato poi verso Piura (sempre Perù) e in seguito per l’ Equador (Guayaquil, Quito), la Colombia (Bogota, Medellin, Cartagena, Barranquilla) e infine verso il Venezuela (Maracaibo, San Cristobal, Merida, Valencia, Coro e Caracas)

Racconta Marcello:

Lasciato il Perù sono entrato in Equador, il tempo non prometteva niente di buono.
Ho telefonato ai padri comboniani di Quito per avvertirli che stavo per arrivare da loro.
Nella tarda serata ero lì e sono stato accolto benissimo. Poi mi sono messo in contatto con il vespa club locale.

Arrivato a Quito, ho alloggiato dai padri comboniani che sono gentilissimi con me.
Nel convento c’è un frate mio compaesano. Ho incontrato i ragazzi del vespa club che mi hanno invitato ad una inaugurazione di un negozio di moto.
Alla sera siamo andati a prendere un buon gelato all’italiana.
Dopo qualche giorno sono partito per la Colombia, direzione Poayan. Alla frontiera c’ era un caos tremendo mi sembrava un mercato.
Lungo la strada per Cali ho incontrato davanti a me delle lambrette.

Ci siamo fermati per salutarci e con questi ragazzi abbiamo fatto subito amicizia.
Il giorno dopo sono ripartito, la strada era tutto un saliscendi dai due mila ai quattromila metri, buche a non finire, si è staccato anche lo specchietto.

Piano piano ho proseguito e lungo il cammino ho telefonato ai padri comboniani di Bogotà.

Sono arrivato di sera e, anche qui, ho incontrato i ragazzi del locale vespa club che mi hanno accompagnato, prima, in officina e poi a mangiare una pizza insieme.
Il 29/3 sono andato al Mirador, una fatica enorme ma molto bello.

A Pasqua sono andato con un padre in una chiesa nelle favelas, ho assistito alla loro funzione molto particolare e bella, con i balli delle ragazzine in costume.

Al mattino sono partito per il Venezuela.

Dopo 300 km mi sono fermato in un paesino e ho trovato un posto per dormire.
Al mattino sono ripartito molto presto. La strada era un disastro, buche e pietre, un continuo sali scendi dai due ai quattromila metri, due giorni tremendi, incredibili.
La marmitta si staccava in continuazione.
Sono arrivato alla frontiera ma non trovo l’ ufficio per timbrare il passaporto, ho attraversato la frontiera due volte, nessuno mi ha fermato.
Dopo averla trovata ho telefonato al mio amico Giuliano (di Uregna -Venezuela) che mi è venuto a prendere.
Ero distrutto Un altro km e sarei crollato. Ho detto “Basta… In Venezuela ci sono arrivato…” Anche per spedire Emma in Italia è stato un problema.

Che dire del viaggio?
In conclusione sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto io ed Emma incredibile, abbiamo superato di tutto: la neve sulla Cumbre a 4820, grandine, acqua quasi tutti i giorni, freddo, la micidiale ruta della morte a Coroico dove sono arrivato privo di forze, il deserto di Uyuni difficilissimo da percorrere in vespa, la citta più alta al mondo Passo del Cerro, i giorni passati lungo i fiumi per andare ad Iquitos, il caldissimo deserto di Piura, il deserto di Calama, in Cile, dove ho visto la Dakar e dove Emma era la star.
Emma è stata grande. Ogni giorno gli davo una carezza per il coraggio che ha avuto,con quelle strade, e parlavo con lei.
Le dicevo “Emma, sei grande!”
Non la cambierei neanche con una moto più grande. Siamo dei grandi io ed Emma.
Se penso a quello che abbiamo fatto… sono soddisfatto!
Anche se ho perso 3 chili.

Ciao a tutti e grazie

Marcello Trappolini ed Emma!


Aggiornato

Si riparte!!!

   Il nostro Marcello è pronto per il secondo grande TOUR in America Latina. Ci saluterà il 9 dicembre…

   Il tragitto di questo viaggio (8-9000 km) è molto più impegnativo di quello precedente in quanto Marcello ed Emma dovranno “cavalcare”, dai 2000 ad oltre 4500 metri, le Ande che interessano tutti i paesi che attraverseranno.

>  Partiranno dal Cile (Antofagasta)>  poi continueranno per la Bolivia (il Salar de Uyuni, Coroico dove percorrerà, a 4700 m., la Ruta della muerte, la strada più pericolosa del mondo La Paz)>  in Perù (Lago Titicaca, Cuzco, Machu Picchu, Lima, Pucallpa, Iquitos in Amazzonia, Tarapoto, Piura) >  poi sarà la volta dell’ Ecuador (Guayaquil, Quito), >  della Colombia (Bogota, Medellin, Cartagena, Barranquilla) >  e infine del Venezuela (Maracaibo, San Cristobal, Merida, Valencia, Coro e Caracas).

   Ai due avventurieri, da parte nostra e di tutti gli amici del club, i più grandi auguri di buon viaggio, di buone feste e di tanti km sereni e…. tornate presto!!!

   Da parte di Marcello…
” Buon Natale, buon Anno e… ci rivedremo al ritorno ma… non so quando!!!  Ciao a tutti “M.

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Aggiornamenti sul viaggio del nostro
Marcello Trappolini
 con la sua vespa Emma
tour Cile-Bolivia-Perù-Ecuador-Colombia-Venezuela

Ciao a tutti,

pensando che possa farvi piacere ricevere notizie di Marcello, Vi aggiorniamo in merito al suo viaggio che condivide con la mitica super vespa Emma!

    Riepilogando….

   MARCELLO ed EMMA sono partiti l’ 8 gennaio 2013 da Antofagasta (Cile), si sono fermati a Calama per assistere alla 7^ tappa della Dakar, hanno superato il passo Ollague percorrendo una strada molto difficile, sotto pioggia e grandine, hanno dormito sotto le pendici del vulcano fumante di Ollague e…. sono arrivati a La Paz (Bolivia)

   Giovedì 31/1/2013 sono partiti da La Paz  per andare a Coroico percorrendo la Ruta della Muerte, una strada classificata la più pericolosa del mondo! Sono tornati stanchi ma soddisfatti. In un messaggio privato dice… ” Immaginavo che sarebbe stato difficile ma… non così! roba dell’altro mondo!”
L’ importante è che ce l’ abbia fatta e sia tornato incolume.
Lasciamo a lui la soddisfazione di raccontare l’ avventura

“ Ora mi sono ripreso un poco. La stanchezza tanta, mi immaginavo… ma non così, roba dell’ altro mondo. Ho parlato con un mio amico di Lima, lui l’ ha fatta con una jeep ed ha fatto fatica, “come hai fatto con le ruote cosi piccole! “ mi ha detto. Non lo so neanche io, era bloccato il traffico per frane per la molta pioggia che c è stata ieri notte, la strada di ciottoli e rena, a punti più larga ( 5 mt), strapiombi da capogiro,se poco poco sbandi o vai contro la montagna oppure ti fai 6-700 m di vuoto. incredibile, c’èro solo io e quelli in bicicletta. Su al passo nel pomeriggio ha nevicato, a 4800 il monte era bianco. Per andare al paese di Coroico la strada era ancora più brutta: ancora ciottoli incastonati uno dietro l’ altro, è stata molto dura ed ero stanchissimo. Mi sono fermato al bar e ho preso una bevanda zuccherata per tirarmi un po’ su. Al ritorno ho preso l’ asfalto, in un punto si vedeva l’interruzione con i mezzi fermi. Ciao, ora spero di dormire. Stanco ma felice.”

   1/2 part da La Paz fino a Copacabana (Lago Titicaca-Perù)
Sono partito da La Paz al mattino sotto un diluvio. Volevo aspettare ma la strada era lunga e sono partito. Dopo aver percorso un centinaio di km mi sono accorto che la strada non era quella, ho guardato meglio la cartina, mi portava a Copacabana. Bene lo stesso. Non pioveva più, bei posti sul lago Titicaca, sono arrivato a Copacabana alle 16, ho trovato un hotel, mi sono cambiato e sono andato in piazza. Si sentiva una musica assordante, c’èra la festa della Madonna  con balli, danze, gruppi da tutte le parti, molto bello, fino a tardi. Al mattino alle 7 uguale musica, sempre musica. Tutti allegri.

   2/2 part da Copacabana e arrivo a Cusco  (mt 3500).   Anche qui sono arrivato con l’acqua, anche qui alla sera musica sempre per festeggiare la Madonna 

Visita alla valle sagrada di Machu Picchu e a Hollataitambo dove ci sono delle piramidi inca

   6/2 Partito da Cusco per Nazca

   Messaggio del 7/2:
Ciao, ho cambiato itinerario, per quello programmato la ruta è impraticabile per la pioggia, allora ho deciso di andare a Nazca il punto più vicino 400km, poi mi dirigo a Lima. Ciao, un abbraccio

   Dal 8/2 Marcello è a Lima a “ ricaricare le batterie” ed ha approfittato per trascorrere giornate in allegra compagnia di amici.

Nel frattempo a Lima è stato intervistato da Gino Amoretti, giornalista del 
MESSAGGERO ITALO-PERUVIANO
.

Ecco l’ articolo del giornale, tradotto in italiano:

   Emma è il nome che l’ italiano Marcello Trappolini ha dato alla sua vespa, fedele assistente nel suo viaggio attraverso i paesi andini del Sud America. La sfida? Viaggio dal Cile in Venezuela, in Bolivia, Perù, Ecuador e Colombia, di utilizzare questo piccolo veicolo ci penserebbero due volte anche i piloti più intrepidi.

   “Una delle cose che mi ha incoraggiato a fare questo viaggio è la voglia di viaggiare e il fatto che era un sogno che volevo realizzare con mia moglie, purtroppo è morta. Il sogno è rimasto fino a quando un giorno, mentre ero in garage a casa mia, ho iniziato a fissare la vespa e ho pensato tra me e me “perché non fare adesso l’ avventura di un viaggio in Sud America? “, dice Marcello.

   Da quando ha lasciato il Cile, a metà gennaio Marcello ha vissuto una serie di aneddoti che ricorda ora di buon umore, come quando ha sbagliato strada e invece di raggiungere Puno è finito a Copacabana. Tuttavia,non ha perso l’ entusiasmo, tanto che in ognuna delle città che ha visitato ha coltivato amicizie numerose, di una forma o nell’ altra, che gli hanno dato una mano nella sua impresa

   Mentre la sua vespa in un primo momento sembra molto fragile, in realtà è molto resistente e fino ad ora non ha mancato in nessuna delle vie dure che dovevano percorrere. “E prego Dio che non succede niente!”, esclama Marcello guardando il cielo.

   Come si fa a vivere i tuoi giorni in scooter?
Ogni mattina alle 8 inizio il viaggio, il pranzo è qualcosa di leggero, come un panino, e per la notte devo assolutamente trovare un posto dove stare. Il giorno dopo è la stessa cosa. Non è difficile se ci si abitua in fretta.

   Che cosa si può dire circa “Emma”?
Emma è una moto scooter, negli anni 60 veniva utilizzata per il trasporto di un’ intera famiglia italiana. Si tratta di un piccolo veicolo per uso familiare ed ha una struttura molto forte, ed è per questo non ho avuto problemi meccanici. Nel corso di un giorno e mezzo consuma 2 litri di benzina e per la verità è molto più di una moto, si comporta come un carro armato.

   Marcello soggiorna a Lima per qualche giorno. La prossima settimana riprenderà di nuovo il viaggio verso le città del nord del Perù, sempre con un forte desiderio di arrivare per i primi giorni di aprile a Caracas, in Venezuela, dove molti amici sono in attesa di celebrare con lui la sua conquista del Sud America con il suo piccolo scooter.

http://italiaperu.com/ilmessaggeroip/peru-italiano-recorre-sudamerica-en-una-moto-vespa/

Perù: Italiano recorre Sudamerica en una moto vespa

Marcello è ripartito da Lima dirigendosi verso Pucallpa e da lì il 28/2 si è di nuovo messo in viaggio verso  Iquitos in Amazzonia.
E’ arrivato il 3 marzo. “4 giorni di fiume <ucayali-amazonas> , incredibilmente avventuroso! “ scrive

Un caro saluto a tutti da Marcello

e, naturalmente anche da tutti noi.

…………. Continueranno per il Perù (Lago Titicaca, Cuzco, Machu Picchu, Lima, Pucallpa, Iquitos in Amazzonia, Tarapoto, Piura), poi sarà la volta dell’ Ecuador (Guayaquil, Quito), della Colombia (Bogota, Medellin, Cartagena, Barranquilla) e infine del Venezuela (Maracaibo, San Cristobal, Merida, Valencia, Coro e Caracas). Ai due avventurieri, da parte nostra e di tutti gli amici del club, i più grandi auguri di buon viaggio, buona fortuna e di tanti km sereni e…. tornate presto!

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